Apre la Casa Arcobaleno, luogo sicuro contro i pregiudizi
Da oggi anche Bergamo ha il suo arcobaleno. È stata inaugurata in via Galileo Galilei, 13 A, a Monterosso (BG), la Casa Arcobaleno, un luogo sicuro dove ragazzi e ragazze che subiscono omo-lesbo-bi-transfobia tra le mura domestiche possono essere ascoltati e aiutati. «Un anno fa abbiamo aperto la raccolta fondi per 3 mesi e nei giorni successivi abbiamo lavorato per rendere la casa reale, grazie a chi ci ha supportato», dice Marco Arlati, presidente Arcigay Bergamo Cives. In prima linea l’Aler, che ha capito l’importanza di un ambiente friendly, dove poter incontrare anche psicologi e avvocati: «La società deve guardare in avanti senza pregiudizi», spiega il presidente di Aler Bergamo Fabio Danesi. Bergamo è la seconda città in Lombardia con una casa per l’accoglienza Lgbt dopo Milano, e la quarta in Italia: «La Francia ne ha 60 -, rivela il segretario nazionale Arcigay Gabriele Piazzoni -, è una risposta concreta per contrastare la marginalità sociale senza estrapolare i ragazzi dal loro territorio». Verrà inaugurato anche un alloggio-rifugio dove dormire e mangiare. «La cosa più brutta è avere la guerra in casa, questo progetto mette al primo posto la vita e la dignità», applaude il consigliere regionale Paolo Franco. «Da sportiva e delegata Coni provinciale mi auguro che l’arcobaleno unisca come i cinque cerchi olimpici simbolo di uguaglianza», auspica Lara Magoni. È stata distribuita una cartolina per scrivere un messaggio ai ragazzi che vivranno questi spazi. La Casa Arcobaleno sarà aperta tutti i lunedì, dalle 20 alle 23.